Manca una settimana all’uscita di Eyes of The Dying Stars, il nuovo singolo in uscita il 14 giugno: guarda il trailer e leggi le impressioni degli addetti ai lavori.
Negli scorsi giorni si è svolta la proiezione in anteprima privata per per lo staff e il cast che è andata alla grande: piena soddisfazione da parte di tutti e questo non può che predisporci nel modo migliore all’imminente uscita del singolo e del relativo video.
Qui è disponibile il trailer che vi dà un assaggio di ciò che troverete nel nostro nuovo videoclip che non vediamo l’ora di mostrarvi.
Vinz: Eyes of the Dying Stars è un brano particolare che aveva bisogno di un videoclip pensato ad hoc. Occorreva infatti trasferire l’intenzione che mi ha ispirato alla scrittura del brano in video. La storia, che si dipana lungo tutta la durata del brano, lo avvicina più ad un cortometraggio che ad un videoclip vero e proprio e per giungere a questo risultato il lavoro è stato molto più lungo del solito, con uno scambio continuo con i fratelli Massimo e Flavio Bulgarelli che hanno realizzato questo video per noi sulla base dell’analisi del brano, delle atmosfere in esso contenute e soprattutto rispetto allo stato d’animo che dovrebbe veicolare in chi ascolta.
Massimo Bulgarelli (regista): Già dal primo ascolto, con il testo a portata di mano, abbiamo capito che direzione prendere per la realizzazione del video. Quando l’intuizione arriva mentre si ascolta la musica, significa che è la giusta strada da percorrere, al netto di varie ed eventuali complicazioni che si possono presentare nella produzione.
Trovato un punto d’intesa con Vinz, il nostro primo obiettivo è stato quello di dare un tocco vintage all’atmosfera, quasi da film d’exploitation, ma senza esagerare troppo, facendo buon uso dei vari reparti (come la fotografia e la scenografia) in modo da portare tutto verso un’unica direzione. In fase di montaggio ci siamo focalizzati sulla struttura del brano, seguendone il ritmo con il video.
Alcune scene non sono state semplici da girare, tenendo in considerazione anche i ritmi di produzione da rispettare. In realtà nelle nostre teste il video era già ben definito, ma siamo rimasti piacevolmente sorpresi quando abbiamo notato che le immagini girate risultassero ancora più d’impatto che sulla carta. Questo va a tutto vantaggio del video, della canzone e del messaggio che vuole trasmettere. Sicuramente la tantissima preparazione iniziale, ci ha permesso di girare in 48 ore l’intero il video senza ritardi o rimpianti e in questo ci ha aiutato molto anche la grande disponibilità e professionalità del cast e dello staff tecnico ma soprattutto di Ethel Fanti – la protagonista di Eyes of the Dying Stars – che ha girato con noi praticamente ininterrottamente per due giorni di fila.
Per noi, erano fondamentali tre fattori: la sfumatura d’atmosfera vintage, il piano sequenza significativo a metà videoclip, e ovviamente la protagonista. La scelta è stata quasi indicata: l’attrice doveva essere disponibile a girare le scene richieste, e ovviamente con un volto e un corpo adatto. Il cerchio, con questi due parametri, si è stretto notevolmente, lasciandoci tre/quattro opzioni. Alla fine è stata scelta Ethel perchè oltre che ad essere stata approvata da tutte le teste pensanti dietro a questo progetto, abbiamo trovato subito un’intesa con lei, ed era la cosa fondamentale viste le scene forti che avremmo dovuto realizzare insieme. Abbiamo fatto la scelta giusta: sul set si è creata la sinergia che cercavamo.
Ethel Fanti (protagonista): Devo dire che è molto diverso recitare in camera che su un palco… Le emozioni devono essere compresse tutte in un semplice sguardo a differenza del teatro dove è tutto il corpo a parlare ma è stata una sfida emozionante che non potevo perdere. Non smetterò di ringraziare Hate Inc. per l’occasione che mi ha dato.
La musica è evocativa ed il video ha cercato di rispettare quello che vive la ragazza della canzone. Per calarmi nella parte ho provato in un primo momento ad immaginare il godimento e successivamente la repulsione, la frustrazione attraverso testi, poesie e film.
Conserverò un bel ricordo. Ho avuto il piacere di lavorare in un ambiente estremamente friendly ma con tutte le persone coinvolte molto preparate nei rispettivi compiti… Fotografo, truccatrice, costumista, cameraman…. Tutta gente molto professionale. È stato bello.
Mi piacerebbe continuare su questa via artistica con foto.. teatro… e magari qualche altro video. Intanto posso anticipare che ho in cantiere uno spettacolo teatrale…. Molto noir.
Vinz: E’ stato bello lavorare a questo progetto, per quanto fatica e merito siano stati prevalentemente dello staff e del cast che ringrazio per la professionalità e la disponibilità. Eyes of the Dying Stars mi ha dato per la prima volta la possibilità di raccontare una storia anche in video e questo rende il messaggio molto più forte di un classico clip in cui c’è una band che suona. Del resto raccontare storie è il motivo per cui chi fa musica decide di scrivere canzoni.
Probabilmente anche musicalmente questo brano prosegue il percorso evolutivo sul sound. Prende ancor più le distanze dalle prime produzioni, andandosi ad inserire in un contesto rock/elettronico sempre più lontano dai riff più heavy che hanno caratterizzato i primi lavori Hate Inc. Mi sono concentrato su altro rispetto alle chitarre (tipo il super vocoder di Dave Bundy) che sono contestualizzate in determinati momenti del brano, lasciando spazio all’elettronica e al beat.
Ormai manca davvero poco…stay tuned!