“Bipolar Spectrum Disorder”, secondo full-lenght dei nostrani Hate Inc., si è dimostrato capace, fin dai primi ascolti, di poter attrarre ascoltatori poco restii, come il sottoscritto, al fascino dell’Industrial Metal. Certo, come abbiamo sviscerato in fase di recensione, lo spettro sonoro abbracciato dalla band capitanata dal vocalist e chitarrista Vincent Vega è decisamente più ampio, riuscendo anche a prendere vie impensabili, come nel caso della traccia “L’Odio Di Cesar”. Vista la tanta carne al fuoco mostrata in questo lavoro, Hypnos Webzine ha contatto il già menzionato Vincent e il chitarrista Narko’$.
Ciao ragazzi! Prima di tutto grazie per aver accettato l’intervista per la nostra webzine! Per rompere il ghiaccio, potreste dirci quali sono stati i feedback che avete ricevuto sul vostro “Bipolar Spectrum Disorder”?
Vincent Vega: I feedback che abbiamo avuto sono stati ottimi, sia da parte della stampa specializzata che dal nostro seguito. Le limitatissime copie fisiche del disco sono uscite quasi tutte nel primo periodo, e per quanto riguarda il digitale, il servizio di streaming sta andando molto bene. Vendite a parte, la cosa che però ci rende più felici è quanto chi ci segue abbia apprezzato la nostra evoluzione su questo disco che, seppur mantenendo ben in vista il marchio di fabbrica Hate Inc., si distingue parecchio dal suo predecessore “Art Of Suffering”.
Dalla biografia presente sul vostro sito, si può leggere che gli Hate Inc. nascono inizialmente nel 2007 come progetto solista di Vincent Vega e che solo in seguito si è evoluto in una vera e propria band. Quale era l’obiettivo iniziale degli Hate Inc. e quanto è cambiato con la costituzione della band vera e propria? Come mai la scelta di un nome così semplice e diretto, quale Hate Inc.?
Narko’$: L’idea della band nasce da Vincent, che ha portato avanti il progetto da solo per qualche anno rilasciando anche alcuni demo. In seguito, visto che il progetto pareva funzionare, ha deciso di farlo diventare una band vera e propria. Io sono entrato per ultimo, nel 2009, rispondendo ad un annuncio su myspace, quando i ragazzi avevano deciso di reclutare un secondo chitarrista.
Vincent Vega: L’obiettivo iniziale era quello di suonare la musica che mi piaceva. Visto che in quel periodo non riuscivo a trovare altri ragazzi della mia età che ascoltassero gli stessi gruppi che ascoltavo io, decisi di farlo da solo. All’epoca suonavo la batteria e militavo in altre band, ma nel tempo libero componevo per Hate Inc., fino al punto in cui, arrivato ad una buona mole di materiale, decisi di fare di Hate Inc. il mio progetto principale. Quando siamo diventati una band il cambiamento principale è stato poter “sentire” i brani, quindi in un certo senso le canzoni hanno preso una seconda vita passando dallo studio al live, ma nel modus operandi della composizione non è cambiato molto, in quanto il repertorio del nostro primo disco era in gran parte già composto. Abbiamo dedicato tantissimo tempo, forse un anno, alle prove del nostro repertorio prima di sentirci pronti alla nostra prima esibizione che è avvenuta a dicembre del 2008. Per quanto riguarda il nome, così come hai notato, volevo fosse molto diretto, non mi piacciono le ridondanze. L’odio, nel senso più nobile del termine è un concetto/sentimento che mi ha accompagnato fin dall’adolescenza e che credo sia la parte complementare di quella dualità che sta alla base dell’equilibrio mentale. Le componenti che sono alla base dell’ispirazione del progetto Hate Inc. sono molteplici e piuttosto complesse. Vanno dalla letteratura, al cinema, alla filosofia, nonché alle mie esperienze di vita.
Passando alla vostra ultima fatica, “Bipolar Spectrum Disorder”, la prima cosa che mi è venuta in mente ascoltandolo per la prima volta, è la vostra capacità di partire dall’industrial, per poi espandervi sul molteplici generi diversi: metal, punk ed addirittura dark-wave. Il tutto però senza perdere in coerenza o produrre pastoni senza senso. Come avviene il processo di scrittura dei singoli brani, e qual è l’apporto dei singoli membri della band?
Narko’$: I pezzi nascono nella maggior parte dei casi da Vincent, che cura quasi in toto l’aspetto lirico e musicale dei brani che vengono poi eventualmente arricchiti con la band, sempre con l’obiettivo di rendere al meglio l’idea di base. Ascoltiamo tutti musica piuttosto diversa, quindi questo può contribuire a rendere i brani più vari. Vincent ha un suo modo di scrivere musica ormai abbastanza riconoscibile e che abbiamo imparato a conoscere e gestire, quindi quando i brani passano per la band ognuno di noi da qualcosa di suo all’esecuzione complessiva.
Se dovessi parlare di influenze, le più evidenti che ho colto sono i Rammstein, da cui riprendete il modo di impostare la ritmica di alcune tracce, e i Nine Inch Nails, per la loro perfetta commistione tra l’elettronica e il rock. Ma, ascoltando “Bipolar Spectrum Disorder”, si sente che la band vuole evitare di rimanere incastrata nella mera venerazione di questi due totem della musica. Quali sono secondo te altre influenze nascoste che ritieni abbiano influenzato la scrittura di questo album?
Vincent Vega: Sicuramente le band che hai citato sono due di quelle che ho ascoltato e assorbito di più, ma ascolto anche musica totalmente avulsa dall’industrial o dal rock. Ho assorbito tante influenze diverse che in maniera visibile o meno hanno contribuito a formare il mio songwriting. Non direi che si tratta di influenze nascoste quanto di sfumature tonali, perchè poi alla fine quando prendo uno strumento nel 90% dei casi quello che viene fuori è sempre qualcosa di emotivamente forte, vuoi per la musica, vuoi per i concetti. Inoltre, esulando dalla musica, in questo disco c’è molta psicologia, molto Jung, e molte altre cose che mi piace lasciare a chi ascolta il piacere di scoprire.
“L’Odio Di Cesar” è una delle tracce che più si evidenzia dal disco, sia per la sua struttura derivata dalla Dark Wave, che per la presenza dell’ospite Salvatore Piccione dei Karma In Auge. Come è saltato fuori questo pezzo e come è nata la collaborazione con Salvatore?
Vincent Vega: La musica di questo brano credo risalga ai mesi subito successivi all’uscita di “Art Of Suffering”; per molto tempo è rimasta ad attendere insieme ad altri brani di essere completata da un testo, ma proprio non riuscivo a tirare fuori nulla che mi soddisfacesse. Poi verso la fine del 2012 l’ispirazione l’ho trovata in una poesia di Cesare Pavese chiamata “Indifferenza” e che tratta guarda un pò…di odio. Ma non basta essere ispirati per scrivere un buon testo, specie se è la prima volta che ti cimenti con delle liriche in italiano. Così ho chiesto a Salvatore, che reputo un’ottima penna, di aiutarmi a rendere definitivo il testo che avevo scritto, e in un pomeriggio è venuto fuori il testo di “L’odio di Caesar”. (Salvatore ne parla in questo video)
Quali sono i temi che trattate nel disco. Ritieni che ci sia una sorta di filo conduttore tematico che si snoda lungo le varie tracce del disco?
Narko’$: Senza dubbio. Come risulta evidente dal titolo, l’album richiama le varie fasi del disturbo bipolare, che colpisce chi ne soffre con sbalzi d’umore più o meno evidenti tra eccessive euforie e stati maniaco depressivi. L’atmosfera e i testi delle varie canzoni spaziano appunto tra questi stati mentali: dalla rabbia di “Big Brother” al malessere di “Benzodiazepine” e così via.
Se ti dovessi chiedere di citare il brano di “Bipolar Spectrum Disorder” che secondo te rappresenta al meglio gli Hate Inc. attuali, quale sceglieresti?
Vincent Vega: Forse all’uscita del disco ti avrei risposto “Antichrisis” o “Big Brother” o comunque uno degli episodi più carichi dell’album, ma forse la vera forma mentis in cui ero quando ho concepito l’album è perfettamente descritta nella title track, “Bipolar Spectrum Disorder”. Se invece intendi quale brano ci rappresenta meglio come collettivo, sicuramente “Hangover Army”. Quando siamo tutti insieme, e fortunatamente succede sempre più raramente, difficilmente passiamo inosservati.
“Bipolar Spectrum Disorder” arriva dopo quasi 3 anni dal precedente lavoro di debutto “Art Of Suffering”; quali sono a tuo modo di vedere le principali differenze tra i due album e cosa invece si è riversato nel suo successore?
Narko’$: Quello che si nota è una maggiore varietà di suoni e atmosfere che percorrono i pezzi, oltre ad una cura delle liriche da parte di Vincent molto più matura e ragionata. Dall’assalto dei chitarroni di “Art of Suffering” si è passati ad un diverso registro di comunicazione, molto più attento a cosa si dice e non a quanto forte lo si dice. Nonostante questo restano comunque diversi episodi che richiamano gli Hate inc. più industrial metal, come “Leviathan” o “Big brother”.
Un altro dei punti di forza di “Bipolar Spectrum Disorder” è sicuramente la produzione di Victor Love dei Dope Stars Inc., che oltre a donare alla band un suono ultra professionale, garantisce un sound moderno e potente. Come siete arrivati a questa collaborazione? Vi ritenete soddisfatti anche voi del suo operato?
Narko’$: Victor aveva già curato il missaggio di “Art Of Suffering”, quindi non è una novità per noi lavorare con lui. Non potevamo davvero chiedere di meglio visto anche che i generi che proponiamo, pur presentando delle diversità, sono comunque affini. La soddisfazione è totale, anche in questa sede Victor è riuscito a tirare fuori il suono che avevamo in mente per l’album. (Victor stesso parla della lavorazione di “Bipolar Spectrum Disorder” in questo video)
Come mai per “Bipolar Spectrum Disorder” avete scelto l’autoproduzione? Ci sono possibili label in vista interessate agli Hate Inc.?
Vincent Vega: Al giorno d’oggi si può offrire un prodotto professionale e distribuirlo capillarmente senza l’aiuto di cosiddetti professionisti del settore. Ma questo non significa che “Bipolar Spectrum Disorder” sia un album “fatto in casa”. Abbiamo messo su un gruppo di persone eccezionali che hanno contribuito alla riuscita del progetto “Bipolar”, il concetto classico di “label” a mio avviso è totalmente superato.
Leggendo la singole biografie dei membri della band, ho visto che siete tutti molto impegnati tra side project e collaborazioni. Ce ne vuoi parlare?
Vincent Vega: Non vivendo più tutti nel Tarantino ci vediamo poche volte l’anno e quindi abbiamo molto più tempo a disposizione per sviluppare progetti personali. Ognuno di noi in maniera diversa porta avanti altri progetti che non fanno che arricchire di nuove esperienze l’apporto di ogni membro del gruppo alle composizioni della band. Chiunque fosse interessato a sapere di più sulle nostre attività parallele può trovare tutte le info qui.
State svolgendo attività live per la promozione di “Bipolar Spectrum Disorder”? Avete date in programma da segnalare?
Vincent Vega: Stiamo lavorando per fissare delle date nelle migliori condizioni possibili, ma sicuramente non prima dell’autunno. Impegni lavorativi e personali ci impongono di concentrare le attività live del gruppo in periodi che siano compatibili con le vite di tutti noi.
Sebbene “Bipolar Spectrum Disorder” non sia uscito da molto tempo, volevo sapere se state già pianificando prossime uscite discografie, o semplicemente se avete già iniziato a lavorare su nuovo materiale.
Narko’$: Sotto questo aspetto non siamo mai fermi. Per i nuovi brani l’apporto di tutti i membri è cresciuto a livello di composizione, e potremmo registrare un nuovo album anche domani. Ma non abbiamo ancora pianificato nulla in quanto l’album è uscito da poco e vorremo fare qualche data dal vivo prima di rimetterci a lavoro. Inoltre c’è tutto il materiale rimasto inutilizzato per “Bipolar Spectrum Disorder” che potrebbe trovare posto in un EP, ma non c’è ancora nulla di definitivo.
Questa era l’ultima domanda. A voi la chiusura dell’intervista e grazie nuovamente per aver accettato questa intervista.
Vincent Vega: Grazie a voi e a tutti i lettori, per lo spazio e l’attenzione concessaci. Ricordiamo che “Bipolar Spectrum Disorder” è disponibile in formato fisico sul nostro sito e in formato digitale su tutti gli stores (Google Play, iTunes ecc), ma potete anche ascoltarlo in streaming legale su Spotify. Potete rimanere connessi con noi tramite la nostra pagina Facebook. A presto!
Autore: KarmaKosmiK